Per noi lo sport costituisce uno strumento ineguagliabile di integrazione e un grandioso collante sociale. Gli obiettivi sono quelli, da un lato, di offrire un concreto luogo di integrazione a ragazzi a rischio di emarginazione e, dall’altro, di proporre all’opinione pubblica un modello di antirazzismo, di tolleranza, di superamento dei pregiudizi e di uguaglianza nella diversità capace attraverso lo sport di parlare a tutte le età e a tutte le estrazioni sociali.
IL CALCIO MASCHILE
Fin da subito ha incarnato obiettivi e valori della polisportiva, vedendo assieme ragazzi provenienti da diverse parti del mondo e con diversi background sociali. Si incontrano per allenarsi e giocare gare ufficiali studenti universitari, giovani lavoratori, migranti economici e richiedenti protezione internazionale, ragazzi che a vario titolo hanno avuto o hanno problemi con la giustizia, ragazzi detenuti con speciali permessi del magistrato per uscire dal carcere e recarsi al campo da gioco. La prima squadra ha disputato lungo tutte queste stagioni il campionato provinciale di terza categoria. Ogni inizio estate la squadra è stata impegnata anche nella partecipazione al “Mundialido, torneo di calcio per stranieri”, dove nel corso degli anni ha rappresentato l’Italia e la squadra International.
La squadra amatoriale, nella quale giocano anche tantissime ‘vecchie glorie’ della polisportiva, disputa invece diversi tornei a Roma di calcio a 11, calcio a 8 e calcio a 5.
I calciatori di Atletico Diritti entrano periodicamente nell’istituto penitenziario di Rebibbia Nuovo Complesso di Roma per disputare partite amichevoli e tornei con i detenuti.
I media hanno mostrato attenzione nei confronti della squadra di calcio di Atletico Diritti e della diffusione dei valori da essa propugnati (si cita fra tutti un servizio su Rai 2 della trasmissione ”Dribbling” andato in onda nell’ottobre 2015 e incentrato su calcio e migranti; vari anche i servizi – anche video – di Repubblica.it dedicati alla squadra; anche la FIFA ha dedicato un post all’Atletico Diritti sul suo profilo Instagram).
Varie sono state le campagne portate avanti dall’Atletico Diritti calcio, le quali hanno avuto riscontri sulle televisioni e sui giornali. In particolare ricordiamo la campagna “Verità per Giulio Regeni”, a un anno dalla morte del giovane ricercatore. Partita dal campo dell’Atletico Diritti il giorno 3 aprile 2016 e ripresa dai servizi della Rai e di Al Jazeera, essa portò Serie A e B di calcio e Lega Pallavolo Serie A Femminile ad aderire all’iniziativa facendo scendere in campo nei giorni 23-24 aprile 2016 le loro squadre con gli striscioni della campagna.
Il regista Alessandro Marinelli, vincitore del Premio Ilaria Alpi per il miglior documentario nel 2014, ha realizzato il docu-film “Frammenti di libertà” sull’esperienza di Atletico Diritti.
Atletico Diritti ha inoltre redatto il dossier dal titolo “La discriminazione nel calcio. Non per tutti i calciatori vigono le stesse regole”, presentato alla Camera dei Deputati nell’ottobre 2016 e strumento fondamentale della campagna con la quale si è riusciti a ottenere dalla FIGC un’interpretazione delle regole FIFA meno penalizzante nei confronti dei giocatori richiedenti asilo e stranieri in generale.
La squadra maschile è stata vincitrice anche di diverse Coppe Disciplina di categoria.
Nel 2015 abbiamo ricevuto dal CONI il premio “Sport e Integrazione: la vittoria più bella”.
IL CALCIO A 5 FEMMINILE
A partire dal settembre 2018, Atletico Diritti ha la propria squadra di calcio a 5 femminile nel carcere di Roma Rebibbia. Si tratta della prima esperienza di calcio che, rompendo ogni stereotipo, si svolge all’interno di un istituto penitenziario femminile, coinvolgendo esclusivamente giocatrici detenute. Diverse le calciatrici che si sono avvicendate, provenienti da varie parti del mondo. Una squadra multiculturale che vede giocare insieme ragazze e giovani donne italiane ed europee, sudamericane e africane.
Nonostante il campo dell’istituto penitenziario sia in cemento, nessun ostacolo ha fermato la passione delle ragazze. La prima stagione (2018-2019) è ricordata come già molto intensa: nella prima, storica partita amichevole, le ragazze di Atletico Diritti hanno potuto affrontare la Nazionale Italiana delle Parlamentari e la stagione si chiuse con un triangolare organizzato nel mese di giugno alla presenza del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, invitato a dare il calcio d’inizio ai giochi, e di tre calciatrici dell’A.S. Roma femminile, in carico della premiazione finale.
Dal settembre 2019, Atletico Diritti si è affiliata all’ente di promozione sportiva Centro Sportivo Italiano (CSI sez. Roma), grazie al quale è stato possibile realizzare il sogno di far partecipare le ragazze detenute a un vero e proprio torneo cittadino. Ogni sabato hanno così fatto ingresso in carcere squadre di ragazze libere, al fine di disputare le partite del campionato Open di calcio a 5 del CSI. Al momento della sospensione delle attività a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, Atletico Diritti si trovava al secondo posto della classifica.
Molta l’attenzione suscitata nei media dalla squadra femminile di Atletico Diritti calcio (ricordiamo ad esempio un bel reportage di Fanpage). Nel maggio 2020, in pieno lockdown, la capitana della squadra è stata invitata in Vaticano da Papa Francesco, al quale ha donato il gagliardetto di Atletico Diritti e ha letto una sua poesia sull’importanza per lei di giocare a pallone in carcere.
Le calciatrici della nazionale femminile italiana, durante i mondiali del 2019, hanno reagito con entusiasmo alla lettera di auguri delle ragazze di Atletico Diritti, dedicandole un video di lettura su Faceboook e ricambiando con slancio l’amicizia (cosa di cui si è accorto anche il presidente Roberto Fico, che ha invitato insieme alla Camera dei Deputati la nazionale italiana e Atletico Diritti femminile per il 15 aprile 2020, evento purtroppo saltato a causa dell’emergenza sanitaria).
LA PALLACANESTRO
La squadra di basket è nata dall’iniziativa di tre amici (Mario Marietti, Filippo D’Angelo, Federico Morabito) che, dopo svariati anni di militanza nelle serie minori della pallacanestro laziale, hanno deciso di dar vita a un proprio progetto cestistico assieme ad Atletico Diritti cui li lega la profonda condivisione dei valori e la stessa visione dello sport.
Dopo aver ottenuto l’affiliazione alla FIP, la squadra è stata rapidamente formata nell’estate del 2017 per partecipare al campionato di Promozione laziale maschile. Pur tra tante difficoltà iniziali, la prima esperienza in un torneo federale è stata ricca di soddisfazioni sul piano sportivo e si è quasi conclusa con un’inattesa qualificazione in serie D.
La seconda stagione è stata forse anche migliore della prima dal punto di vista agonistico e ha confermato la squadra tra le migliori del panorama laziale con ventotto vittorie ottenute nel corso del campionato e tre sole sconfitte.
Il terzo anno è stato quello della definitiva consacrazione con l’iscrizione al campionato di serie D e una squadra in parte rinnovata in alcuni elementi.
Con l’aiuto dello studio legale associato Legance, Atletico Diritti basket ha potuto, a partire dalla stagione sportiva 2019-20, farsi carico dei costi per avviare al minibasket tre bambini provenienti da fasce sociali economicamente svantaggiate presso la palestra Pass Roma.
E allora avanti così e sempre con il nostro motto: “Uno, due, tre: Diritti !”.
IL CRICKET
Il Fondi Cricket Club – Atletico Diritti inizia la propria attività agonistica nel luglio del 2015 nel torneo esordienti svoltosi sullo storico campo di Roma Capannelle. L’anno successivo partecipa, ed è la prima volta per una squadra di cricket del basso Lazio, al torneo interregionale centro Italia, disputando una stagione entusiasmante coronata dalla doppia vittoria nello storico derby con il Pontinia. Per l’anno 2017, la società decide di puntare nuovamente nella squadra costituita, lo ricordiamo, esclusivamente da ragazzi pakistani ed indiani, partecipando al torneo T20, un torneo a carattere regionale, onorando comunque il campionato e portando avanti i valori costituenti di questo nobile sport, primi tra tutti il rispetto reciproco ed il fair play, nonché il proprio messaggio di integrazione e riscatto attraverso lo sport. La polisportiva e, su tutti, il responsabile per il cricket Francescopaolo De Arcangelis, nel corso degli anni, ha sempre cercato un sostegno, soprattutto rivolto all’amministrazione della città fondana, in particolar modo per la disponibilità di un campo per poter permettere degli allenamenti e un risparmio di viaggio e affitto per le partite da disputarsi in casa, richieste cadute sempre nel vuoto, nonostante il campionato di cricket si svolga sempre nel mese di luglio, quando le altre attività sportive sono ormai tutte in vacanza. Ciononostante la società ha comunque continuato la propria attività sportiva nel 2018 e nel 2019, vedendo la partecipazione e la vittoria della squadra al primo torneo indoor provinciale “Infield – Tutti in campo” disputato nel palazzetto dello sport del Comune di Pontinia, in un’accesissima finale proprio con i padroni di casa. Il Fondi Cricket Club – Atletico Diritti, nonostante le mille difficoltà pratiche con cui deve confrontarsi non potendo beneficiare di una struttura sportiva nella propria città, continua ad esistere e a vedere i suoi ragazzi divertirsi indossando i colori rossoblu sui campi di tutta Italia, facendosi portavoce di quell’importante messaggio di integrazione e di amicizia, che si declina attraverso una delle più lingue universali più belle: lo sport.
IL TENNISTAVOLO
Dalla fine di giugno 2021, nella casa di reclusione di Rebibbia maschile, è attiva una sezione di Tennistavolo. I detenuti, con il coach Fabio Di Silvio, nel corso dei mesi estivi svolgeranno un corso intensivo di tennistavolo nel quale apprenderanno le tecniche della disciplina.
Il corso ha ricevuto il sostegno della FITET nazionale e il patrocinio del Comitato Regionale del Lazio della FITET tramite il suo Presidente Andrea Pizzi.
I mesi estivi negli istituti di pena sono i più complessi, perché molte attività vengono meno per poi ripartire in autunno. Per questo abbiamo voluto invece partire proprio d’estate, per offrire una possibilità ai detenuti di praticare sport.
La nostra volontà sarà poi quella di proseguire in questa attività anche in futuro.
Ringraziamo la direzione della casa di reclusione di Rebibbia, la FITET e il Comitato Regionale del Lazio della FITET che patrocina l’iniziativa.